È in programma questa sera, 27 marzo, alle 18 nel foyer del Teatro della Fortuna la presentazione del libro, completo di reading, “Musa e getta” (Ed. Ponte delle Grazie). Un progetto crossmediale che si articola in ambito editoriale e teatrale ideato e curato da Arianna Ninchi, attrice e autrice, figlia d’arte del grande Arnaldo Ninchi, e Silvia Siravo, attrice, docente di dizione e recitazione.
L’iniziativa di questa sera, sostenuta anche da BCC Fano, si svolge nell’ambito di “Impronte femminili”, la rassegna di arte e cultura per le pari opportunità e i diritti promossa dall’8 marzo all’1 giugno dall’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Fano.
Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili
“Musa e getta” è un format al femminile con cui, spiegano le curatrici, «vengono celebrate donne che hanno vissuto accanto a grandi uomini, che hanno vissuto accanto a grandi donne!». “Se ti avessero ascoltata, musa…”: si riassume così l’idea che è alla base di un progetto volto a riscattare dall’oblio le vite di donne straordinarie (Zelda Fitzgerald, Sabina Spielrein, Luisa Baccara, Jeanne Hébuterne…) e esaltarne l’arte di ispirare e gli altri talenti più o meno nascosti.
L’antologia al femminile, disponibile nelle più fornite librerie, è il punto di partenza di un progetto ambizioso e al passo coi tempi. All’iniziativa editoriale hanno aderito sedici scrittrici tra le più interessanti del panorama culturale: Ritanna Armeni, Angela Bubba, Maria Grazia Calandrone, Elisa Casseri, Claudia Durastanti, Ilaria Gaspari, Lisa Ginzburg, Chiara Lalli, Cristina Marconi, Lorenza Pieri, Laura Pugno, Veronica Raimo, Tea Ranno, Igiaba Scego, Anna Siccardi, Chiara Tagliaferri.
Due delle muse sono vissute nell’Ottocento: Regine Olsen, fidanzata di Kierkegard, e Laure, modella nera di Manet. Tre sono viventi, come Amanda Lear, Kate Moss, e la groupie delle groupie Pamela Des Barres. Ogni storia è una scoperta piacevole e ricca di emozioni.
Storie di donne che arricchiscono
L’obiettivo del lavoro è dare voce a meravigliose donne che sono state muse e meritano di uscire dall’ombra in cui, a volte, hanno vissuto. Dalle pagine dell’antologia e dalle assi del palcoscenico le curatrici fanno conoscere al grande pubblico le appassionanti storie di queste donne, fari e modelli della nostra epoca. La pittrice senza le mostre, la modella con le copertine, la ricercatrice senza i premi, la groupie con le band…. Donne che si saranno sentite dire “Non ti muovere” più spesso di quanto non si siano sentite dire “Ti amo”: hanno incontrato una casa editrice e un gruppo di scrittrici che hanno preteso una luce tutta per loro. E due attrici che, di fronte al pubblico a teatro, dicono loro: «Muovetevi! Fate rumore! Vi amiamo».