Se esiste un modello marchigiano nel mondo lifestyle e sportwear, questo è certamente incarnato da KING, azienda di Senigallia specializzata nella vendita dei principali marchi di settore che ha da poco tagliato il traguardo del ventennale (immagine in apertura, Ph. Archivio BCC Fano, Giovanni Furlani). Un periodo caratterizzato da crescita costante e consolidamento di un marchio che sembra non segnare il passo e, oggi, è già protagonista in sei regioni italiane.
Al timone di questa nave che annovera circa 750 dipendenti d’età media sotto i 30 anni e per il 64% donne, capace di generare un fatturato annuo di poco superiore a 120 milioni, c’è da sempre il giovane AD Giuseppe Benni che un giorno del 2003, per quegli strani intrecci della vita, si trovò a riscattare la corona da… KING. «Sì, raccolsi l’eredità di un negozio in fallimento che all’epoca era in affitto presso uno stabile di famiglia. Eravamo appena in cinque, tutti amici e motivati da questa nuova sfida, e lavoravamo senza sosta alternandoci tra ufficio e magazzino».
Ma da allora, tra l’altro anche rapidamente, lo scenario è radicalmente cambiato… «Siamo partiti con una quindicina di negozi nel centro Italia, ma ben presto notammo che molti territori offrivano interessanti margini d’investimento e che il pubblico era alla ricerca di marchi prestigiosi e di qualità. Nel 2012 abbiamo aperto i primi store a Perugia e in Umbria, negli anni immediatamente successivi in Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte. Oggi i punti vendita sono una quarantina, compreso Pesaro, ultimo KING inaugurato nell’aprile scorso. A ottobre, invece, sbarcheremo in Lombardia con il taglio del nastro del negozio a Milano Limbiate. Come vedete l’azienda è sempre in movimento e non ci poniamo limiti geografici per nuove aperture: laddove si presentano opportunità, specialmente nei centri di media grandezza, vengono valutate e poi si decide l’eventuale strategia».
L’azienda è costantemente attenta a mettere in campo nuovi investimenti finalizzati alla crescita e al miglioramento dell’attività e dei suoi collaboratori. Oggi i flussi di vendita dimostrano una forte fidelizzazione del pubblico ai negozi KING, concepiti come percorsi multisensoriali coinvolgenti per trovare varietà di marchi, qualità di prodotti, follow-up, la competenza di personale costantemente formato e interessanti promozioni. «Questa organizzazione ha fatto sì che la parte preponderante delle vendite avvenga in negozio – spiega Benni – e una percentuale intorno al 2,5% da sito tramite piattaforma e-commerce. Raggiungere e vivere i nostri negozi è anche un modo per toccare con mano i prodotti e la loro qualità, personalizzare un acquisto. Oggi l’azienda tratta con successo circa 180 brand fra nazionali ed esteri, e tra questi anche il marchio Lay ideato e lanciato da KING nel 2009».
Senigallia è un’area fertile per fare impresa e restare competitivi? «Obiettivamente sì, e la nostra esperienza è più che positiva. Buone infrastrutture, collegamenti rapidi, un tessuto sociale attento e dinamico. L’Italia oggi è forse uno degli ultimi Paesi che si salva per concentrazione di mercato, anche se le grandi catene multinazionali sono sempre pronte a conquistare terreno. Valgono le strategie: il nostro format family friendly ci permette di instaurare e consolidare un rapporto di fiducia con il cliente. E poi possiamo contare sulla professionalità di solidi partner come BCC Fano con cui operiamo con soddisfazione da anni e di cui siamo orgogliosamente anche soci. Una banca del territorio, attenta non solo agli aspetti finanziari ma anche alle persone, è fondamentale per gestire gli investimenti».
Un rapporto nato già 20 anni fa sotto ottimi auspici, evidenzia Alessandro Antognoni, responsabile corporate dell’istituto di credito: «Lavoriamo con KING da quando abbiamo aperto la prima Filiale a Senigallia in via Piave 17, e da sempre il rapporto con Giulio Benni, la sua famiglia e i suoi più stretti collaboratori è quello di uno scambio relazionale basato su trasparenza e confronto che ci ha permesso di solidificare un rapporto professionale e di fiducia reciproca. Ad oggi assistiamo l’azienda con diversi prodotti e servizi e confidiamo che lo stesso spirito ci permetterà di essere parte attiva per tutte le potenziali esigenze che si manifesteranno nel suo ulteriore percorso di crescita e consolidamento».
Già…, Giulio Benni. In effetti l’avventura KING iniziò anche grazie a un’intuizione del papà di Giuseppe, noto imprenditore del senigalliese. Oggi KING è una fra le realtà più importanti del settore a livello nazionale, ed è anche un case-history poiché l’azienda è molto ancorata al territorio, alle persone (sia dipendenti che clienti) e a un “modello marchigiano” di sviluppo. Giulio Benni è sempre presente in KING, lontano dai riflettori e nel pieno dell’operatività quotidiana.
Alla luce della sua lunga esperienza imprenditoriale, che bilancio traccia di questi 20 anni e come immagina KING fra 5-10 anni? «È incredibile pensare a quanto lontano siamo arrivati in questi vent’anni – dice Giulio Benni -. KING è nata da un’idea semplice ma potente: creare un’azienda che non fosse solo un’impresa, ma una comunità. Abbiamo sempre avuto a cuore il legame con il nostro territorio, le Marche, e questo ha guidato il nostro approccio in ogni fase della crescita. Guardando indietro, i risultati raggiunti sono il frutto di una combinazione di fattori chiave: l’innovazione continua, il forte radicamento territoriale, e soprattutto, le persone. I nostri dipendenti sono il cuore pulsante di KING. Il loro impegno, la loro passione e la loro dedizione sono stati fondamentali per costruire quello che siamo oggi. Allo stesso tempo, i nostri clienti hanno sempre avuto un ruolo centrale. Abbiamo lavorato per instaurare rapporti di fiducia e di collaborazione duraturi, cercando di rispondere alle loro esigenze con soluzioni innovative e di qualità. Il “modello marchigiano” di sviluppo, che integra tradizione e innovazione, ha dimostrato di essere una strategia vincente. La nostra attenzione per il dettaglio, la qualità e il servizio personalizzato ci ha distinti e ci ha permesso di crescere in un mercato competitivo. Guardando al futuro, immagino KING come un’azienda sempre più forte e resiliente, capace di affrontare le sfide globali senza mai perdere di vista le sue radici locali.
Nei prossimi 5-10 anni, vedo un’espansione non solo in termini di mercato, ma anche in termini di capacità di innovazione. Puntiamo a essere leader non solo nel nostro settore, ma anche un esempio di sostenibilità e responsabilità sociale. Vogliamo investire ancora di più nelle nostre persone, fornendo opportunità di crescita e formazione continua, e mantenendo alto il livello di benessere lavorativo. Allo stesso tempo, intendiamo rafforzare il nostro impegno verso la comunità locale, sostenendo progetti e iniziative che possano avere un impatto positivo sul territorio. In sintesi, il bilancio di questi vent’anni è estremamente positivo, e il futuro di KING lo vedo ricco di opportunità e di sfide stimolanti, che affronteremo con la stessa passione e determinazione che ci hanno portato fin qui».
E a proposito di progetti e iniziative sul territorio, KING è storicamente sponsor e fornitore di squadre di pallavolo, basket, calcio, running e altri sport outdoor: dalla Lube Macerata alla Virtus Fano fino al Forlì Calcio, passando per grandi eventi come l’XMasters che, appena pochi giorni fa, ha richiamato sul litorale di Senigallia migliaia e migliaia di appassionati da tutta Italia.