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Settimana Africana regionale_Fano

Settimana Africana regionale_Fano. Da sinistra Raffaella Nannini, Lucia Tarsi e Fioralba Hoxha

Riflettori accesi sull’Africa, il continente più dimenticato e oppresso, per sensibilizzare sui temi della cooperazione e solidarietà internazionale. Ecco i principali obiettivi della Settimana Africana regionale, evento giunto alla 27^ edizione in programma a Fano da domenica 22 a sabato 28 settembre. Un appuntamento storico, curato dall’associazione “L’Africa Chiama”, che quest’anno porta all’ombra dell’Arco d’Augusto i colori, le allegrie, ma anche le difficoltà e le preoccupazioni di un continente affascinante e da sempre al centro dello scacchiere geopolitico.

L’Africa attraverso testimonianze ed eventi

È ricco e assai articolato il programma di iniziative sviluppato nel corso della Settimana Africana. «Ben diciotto eventi e tantissimi ospiti fra scrittori, divulgatori, artisti e incontri per conoscere ancor più nel dettaglio sia la cultura africana che l’impegno quotidiano di L’Africa Chiama in

Settimana Africana regionale_Fano

Raffaella Nannini, coordinatrice della Settimana Africana regionale_Fano

Kenya, Tanzania e Zambia – ha ricordato Raffaella Nannini, dirigente e coordinatrice della ONG fanese -. Troppo spesso, per disinteresse, superficialità o timore delle differenze, si etichettano in maniera errata situazioni e persone. Invece conoscere, aprirsi alle esigenze degli altri, condividerne i problemi è l’approccio che permette di scoprire il meglio. La Settimana Africana regionale ha proprio questo obiettivo: aprire una finestra su questo mondo e farne vedere le meravigliose sfumature».
La manifestazione è realizzata con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Fano e dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche, oltre al patrocinio, quest’anno, di Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura, e il sostegno di realtà del territorio fra le quali BCC Fano.
«La Settimana Africana, giunta all’importante traguardo del 27° anno, è un appuntamento centrale del settembre fanese – ha evidenziato l’assessore alla cultura Lucia Tarsi –. La nostra città negli anni ha dimostrato una grande accoglienza ma il confronto tra culture è sempre un argomento attuale. La radice dell’emarginazione, dell’odio e della paura è la stessa: l’ignoranza, ovvero la madre di tutte le piaghe generate dal pregiudizio. Eventi come la Settimana Africana servono proprio a conoscere, quindi a non avere paura. Conoscere e condividere sono i migliori modi per sfatare stereotipi e luoghi comuni».

Settimana Africana regionale_Fano. Da sinistra Raffaella Nannini, Lucia Tarsi e Fioralba Hoxha

Settimana Africana regionale_Fano. Da sinistra Raffaella Nannini, Lucia Tarsi e Fioralba Hoxha

Un ricco programma

Convegni, incontri, testimonianze e musica per una settimana intera: si parte domenica 22 settembre con un’escursione mattutina al Parco Nazionale del San Bartolo, poi via allo spettacolo itinerante, nel pomeriggio, del suggestivo Olifante, elefante a grandezza naturale che farà innamorare grandi e piccoli. Seguiranno tante iniziative fino al gran finale di sabato 28 settembre al Bastione Sangallo con l’attesissima “Notte Nera”, quando sarà consegnato il premio “Ho l’Africa nel cuore” al giornalista Rai Enzo Nucci, per 16 anni corrispondente da Nairobi e autore del saggio L’Africa contesa, di grande utilità per comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano la zona Sub Sahariana.
«La serie di eventi dell’edizione 2024 è utile a conoscere un continente complesso che gioca un ruolo importante a livello mondiale – ha evidenziato la coordinatrice di “L’Africa chiama” Fioralba Hoxha – e tra le numerose iniziative mi preme sottolineare il premio “Ho l’Africa nel cuore”, riconoscimento prestigioso che in passato è andato anche ad artisti del calibro di Niccolò Fabi». Tra i vari appuntamenti, martedì 24 settembre alla MeMo sarà presentato il gioco da tavola “Redizi”, simpatico e utilissimo a scoprire l’Africa, mentre giovedì 26 settembre, al cinema Masetti, saranno presentati il libro “Italiapartheid” di Leonardo Palmisano e il documentario “Fela, il mio Dio vivente” di Michele Avantario.
Di particolare significato culturale e sociale anche l’aperitivo “Wheel-Oh, Cucina su ruote” della realtà fanese Openhouse impegnata nell’inclusione lavorativa, autonomia abitativa, agricoltura e turismo di soggetti svantaggiati.
Per alcuni eventi è consigliata la prenotazione: informazioni e dettagli sono disponibili allo 0721 865159 o al 335 258290 (mail: info@lafricachiama.org).